Spostamento

Lo spostamento, la sesta difesa che vedremo in questo elenco è una pulsione, emozione, preoccupazione o comportamento che viene diretto da un oggetto iniziale verso un altro perché la direzione originaria per qualche ragione provoca ansia. Questa è una reazione che capita molto più spesso di quanto possiamo immaginare e sta alla base di molte nostre liti e crisi di relazioni.
I meccanismi di difesa avvengono sempre all’interno di una relazione (con persone significative o no), quindi sono inter-soggettivi e sono anche sempre comunicativi, perché implicano una comunicazione all’altro.
I meccanismi di difesa diventano disadattivi quando frustrano la capacità di relazionarsi con gli altri e di valutare gli aspetti della realtà, in presenza quindi di meccanismi di difesa disadattivi c’è una pesante distorsione della realtà ossia la realtà come percepita dall’individuo non è la realtà da tutti condivisa.

Es: l’uomo strapazzato dal capo che torna a casa e inveisce contro la moglie, che a sua volta sgrida i figli, che prendono a calci il cane.

Annullamento

Ecco un’altra difesa interessante: l’annullamento; è lo sforzo inconscio di controbilanciare un affetto, di solito un senso di colpa o di vergogna, con un atteggiamento e un comportamento che magicamente lo cancelli. Alla base vi è il non riconoscimento del senso di colpa e il desiderio di espiare.

Es: il genitore che si sente in colpa perché lavora troppo e quando torna a casa porta regali ai figli; il marito che porta un regalo alla moglie per compensare il litigio della sera precedente.

Compartimentalizzazione

Vediamo un’altra difesa interessante del nostro elenco, che usiamo più spesso di quanto si pensi: la Compartimentalizzazione. Questa è una vera e propria dissociazione; la sua funzione è permettere a due condizioni in conflitto di esistere senza creare confusione, sensi di colpa, vergogna, angoscia sul piano cosciente. La persona abbraccia due idee, due atteggiamenti che sono in conflitto ma non ne coglie la contraddizione. È indistinguibile dall’ipocrisia.

Es: persone molto umanitarie nella sfera pubblica e in privato picchiano i figli; deplorare il pregiudizio e fare battute razziste; combattere la pornografia e possedere una collezione di materiale erotico.

Razionalizzazione

Circondare le proprie decisioni di buone ragioni. Entra in gioco quando non riusciamo ad ottenere qualcosa e diciamo che non era poi così importante (“razionalizzazione dell’uva acerba” dalla favola di Esopo) o quando cerchiamo di farci andare bene qualcosa che non ci piace (la razionalizzazione del limone dolce). In altre parole, la razionalizzazione consiste nel costruire attribuzioni, ipotesi o ragioni esplicative “di comodo”, per poter contenere e gestire l’angoscia.

Es: il genitore che picchia il bambino dicendo che è per il suo bene oppure rinunciare a un qualcosa d’importante perché si è auto-convinto che non ne vale più la pena

Proiezione

La seconda difesa che vedremo è la proiezione, questa consiste nell’attribuire ad altri propri desideri inconsci, colpe, atteggiamenti o caratteristiche di personalità; questi sono vissuti perciò come provenienti da altri e non da se stessi. La proiezione insieme all’identificazione proiettiva rappresentano due meccanismi chiave del disturbo di personalità paranoide. In questo tipo di personalità l’individuo mantiene un legame molto stretto con ciò che ha proiettato utilizzando modalità altamente patologiche.

Es: non vado bene a scuola, è colpa dei professori che fanno preferenze e ce l’hanno con me. Una donna che ha subito una delusione d’amore, arriva alla conclusione che tutti i rapporti sono inaffidabili.