«Guai a coloro che non si lasciano amare dal nostro Signore»

Intanto per assolvere al mio compito penso di rivolgervi la presente esortazione, che potrà servire di pratica per il Tempo Sacro della Quaresima.
Trovandomi in questi giorni a Roma, ho fatto un sogno. Vi dico subito: non si tratta dei sogni dei Santi, ma uno dei soliti sogni che hanno come soggetto uno di quei ministeri, nei quali di quando in quando ho il dovere di occuparmi. Stavo cioè predicando e predicavo a Sacerdoti e so che parlavo ad essi con calore. Non ricordo ora proprio bene l’argomento, ma, a quanto suppongo, riguardava forse il dovere di corrispondere alla grazia del Signore e specialmente al suo amore per noi. A un certo punto so che ho gridato, ma mettendovi tanta forza, le seguenti parole: «Guai a coloro che non si lasciano amare dal nostro Signore».

(PADRE MARIO VENTURINI, Esortazione CXCII – Roma, 15 Febbraio 1955)

Mio Dio, desidero benedirti…

Mio Dio come devo benedirti doppiamente: perché mi hai creato ed elevato allo stato religioso e Sacerdotale, e perché ti degni farmi intendere la bellezza di tali verità che riempiono il mio cuore di gioia. Ah! dammi grazia, o Signore, di intenderle bene, tanto bene, perché possa darti tutta la gloria che da me ti aspetti!

(PADRE MARIO VENTURINI – Memorie, 18 Dicembre 1942)

Santi tutti di Dio, pregate per noi

A Capodanno siamo soliti scegliere il Santo Protettore dell’anno. E’ questa una consuetudine lodevolissima, in pieno vigore nella Compagnia di Gesù e in moltissimi altri Istituti Religiosi, perché è anche questo uno dei tanto mezzi che sono messi a nostra disposizione per aiutarci nell’ascesa spirituale verso la santità.
La scelta del Santo Protettore non sia nel nostro Istituto una pratica annuale qualsiasi, ma un notevole e costante aiuto di bene, ricco di spirituali frutti.

(PADRE MARIO VENTURINI – Esortazione CLX – Trento, 5 Gennaio 1952)