Il prete piccolo e grande

Un prete dev’essere contemporaneamente piccolo e grande,
nobile di spirito come di sangue reale,
semplice e naturale come di ceppo contadino,
una sorgente di santificazione,
un peccatore che Dio ha perdonato,
un servitore per i timidi e i deboli,
che non s’abbassa davanti ai potenti ma si curva davanti ai poveri,
discepolo del suo Signore,
capo del suo gregge,
un mendicante dalle mani largamente aperte,
una madre per confortare i malati,
con la saggezza dell’età e la fiducia d’un bambino,
teso verso l’alto,
i piedi sulla terra,
fatto per la gioia,
esperto del soffrire,
lontano da ogni invidia,
lungimirante,
che parla con franchezza,
un amico della pace,
un nemico dell’inerzia,
fedele per sempre…
Così differente da me!

Preghiamo per i sacerdoti, per il nostro sacerdote!

I sacerdoti piangono?
– Piangono, sì…
E perché un prete piange?
– I sacerdoti piangono per molte ragioni…
Ma i sacerdoti non sono uomini di Dio? Perché dovrebbero piangere?
– Sì, i sacerdoti sono uomini di Dio, è vero, ma non sono supereroi, né pietre.
Sono esseri umani.
Ma perché un prete piange?
– I sacerdoti piangono di solitudine. Sono circondati da persone, ma da soli.
Piangono per la nostalgia delle loro famiglie, per essere lontani dagli esseri che amano, per non poter stare con loro nei momenti belli e nei momenti brutti, per non essere vicini agli amici che li hanno visti crescere.
Piangono anche per l’incomprensione. Un sacerdote non può ammalarsi, sentirsi stanco, avere amici o essere triste, il popolo chiede di essere perfetto e non importa quante cose buone faccia, ci sarà sempre un errore per criticarlo.
Piangono per la frustrazione che a volte, anche se si sforzano e danno il meglio di sé, le persone non rispondono. È come se stessero combattendo da soli.
Piangono per impotenza quando assistono al dolore, ai problemi, alle malattie, alla povertà e alle sofferenze delle loro pecore e non possono fare altro che pregare, accompagnare, comprendere e provare compassione.
Piangono di felicità anche quando vivono la loro vocazione, quando servono gli altri, quando percepiscono il frutto della missione.
Piangono d’amore quando ricevono l’affetto vero e disinteressato di alcune brave persone, quando sentono l’amore di Dio nelle loro vite.
I sacerdoti piangono sì, soli e in silenzio. Profughi nel cuore di Dio.
Anche i sacerdoti piangono di dolore per i loro peccati e le loro miserie, perché nonostante tutto sono anche peccatori.
Per questo preghiamo per i sacerdoti! 🙏
E più che criticare un prete, pieghiamo le ginocchia e preghiamo per lui…

Convegno rivista Presbyteri

Il 9 maggio prossimo ci sarà il terzo Convegno promosso dalla Rivista Presbyteri in collaborazione con l’Unione Apostolica del Clero. Il convegno si svolgerà in presenza a Roma in via Aurelia. Sotto potete scaricare il dépliant di presentazione.

Convegno Presbyteri2022_Tra Mistero e Storia online

Convegno Presbyteri2022_Tra Mistero e Storia