Consigli spirituali

Chiesero ad abba Giovanni di Licopoli: «Padre santo, noi desidereremmo che tu ci dicessi e ci indicassi cosa dobbiamo fare per la salvezza delle nostre anime, affinché possiamo trovare misericordia presso il Signore per la tua preghiera».
Il santo abba Giovanni rispose loro: «Io sono un principiante. Sono io ad aver bisogno di qualcuno che mi indichi la retta via».
Quando insistettero, li ammaestrò dicendo: «Sappiate, fratelli miei, che, prima di tutto, dovete diventare umili in ogni vostra cosa e dovete fare memoria delle vostre colpe passate e pentirvene di tutto cuore, chiedendo misericordia e perdono a Dio. Evitate di proferire parole menzognere perché esse tolgono dai cuori il timore di Dio. Non diffamate nessuno per non rattristare l’anima. Procuratevi il bene affinché il Signore vi benedica. Fate vostri gli errori dei vostri fratelli e non li divulgate. Siate miti, dolci, compassionevoli perché ciò è il principio della salvezza. Fuggite dalla gente e confidate nell’umiltà perché è ciò che vi salva da tutti i misfatti e le colpe. Non siate cattivi perché non vi capiti qualcosa di brutto. Onorate vostro padre perché la grazia del Signore discenda su di voi. Non vi incensate e non crediate di essere sapienti per non cadere in tentazioni. Abituate la vostra lingua a pronunciare parole d’umiltà, di docilità e di obbedienza verso tutti. Cercate la misericordia e il perdono presso il vostro Creatore poiché la misericordia divina giungerà a voi prontamente. Praticate queste tre abitudini: il lavoro manuale, la preghiera e la glorificazione del Signore. Pensate nel vostro intimo che di questa vostra vita non vi resta che l’oggi. Non peccate contro il Signore. Non siate ingordi. Non spazientitevi per il lavoro manuale per non cadere nelle trappole del nemico. Non siate pigri perché il pigro assomiglia a una casa abbandonata nella quale non v’è alcun bene. Soprattutto, chiediamo al Signore di sostenerci perché possiamo realizzare tutto questo. Siate mansueti perché la mansuetudine perdona i misfatti e le colpe».

Abba Giovanni di Licopoli

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