Nel primo anniversario dalla morte di p. Angelo Tabarelli

Giorno 10 marzo 2018 ricorreva il primo anniversario di morte di p. Angelo Tabarelli. In serata è stata celebrata un’Eucaristia in suffragio di p. Angelo da mons Giovanni Accolla, arcivescovo di Messina Lipari e Santa Lucia del Mela, nella basilica di San Sebastiano martire a Barcellona Pozzo di Gotto, dove p. Angelo ha prestato per 46 anni il suo servizio. La basilica era gremita di persone, molti lo hanno conosciuto. Padre Giuseppe da Roma e p. Giovanni da Loreto sono andati a rappresentare la Congregazione. Erano presenti anche alcuni dei parenti di p. Angelo venuti dal Trentino.

I padri Giuseppe e Giovanni sono stati accolti con molto affetto e familiarità dai barcellonesi; hanno potuto visitare diversi amici e andare al cimitero dove p. Angelo dal 6 marzo ha trovato una nuova collocazione: dalla tomba di famiglia dell’aggregata Francesca Mazzeo che amorevolmente lo ha accolto tra i suoi cari, è stato trasferito in una tomba nella zona adibita per accogliere i preti. Questo era il suo desiderio: essere sepolto tra i preti di Barcellona P. G. che in vita ha amato e servito.

I padri Giuseppe e Giovanni hanno condiviso un momento di fraternità con gli  amici, che ripetutamente hanno auspicato presto un ritorno in Sicilia dei padri Venturini.

Morte di p. Romeo Benetazzo

Oggi 27 dicembre, festa di san Giovanni evangelista, compatrono dell’Opera fondata da p. Mario Venturini si è spento p. Romeo Benetazzo.
Padre Romeo era residente nella comunità di Zevio, Verona e già da qualche tempo aveva seri problemi di salute che lo hanno portato lentamente a rinunciare a molte attività.
Padre Romeo Benetazzo è nato a Saonara (PD) il 22 settembre 1933; ha emesso la prima professione il 15 settembre 1954 ed è stato ordinato sacerdote il 18 marzo 1961.
La famiglia accoglie nella fede la morte di un fratello.
Soffre per il distacco, ma è riconoscente al Signore
per l’immolazione consumata con Cristo sacerdote e vittima,
per il servizio da lui compiuto e per il dono di fedeltà
testimoniato nella Congregazione
dove ha perseverato
fino al termine del suo cammino.
(Cost. 113).

Nuovi aggregati a Roma

il 23 settembre, durante la liturgia del Vespro, è stata accolta l’Aggregazione temporanea di un gruppo di donne e di uomini appartenenti alle nostre parrocchie San Cleto – sant’Agostina.
E’ stato un bel momento, seguito subito dopo dalla Celebrazione della Messa e da un momento conviviale nel salone sottostante.
Ringraziamo il Signore per questa nuova presenza e preghiamolo per il dono di sante vocazioni religiose, presbiterali e laicali che portino avanti l’intuizione e l’ispirazione di p. Venturini nella Chiesa, l’amore e la santificazione del prete e del popolo sacerdotale di Dio.

Lettera di p. Carlo Bozza, Superiore generale, in occasione della solennità di Maria Madre del Sacerdote, 15 settembre 2017

Trento, 14 settembre 2017

“ecco la tua madre” (Gv 19,27)

Carissimi confratelli, aggregati/e e amici dell’Opera,

Il nostro calendario di Congregazione è costellato di varie feste, tipiche nostre, trasmesseci dal nostro fondatore P. Mario Venturini. Una di queste, a lui cara, è la festa di Maria Madre del Sacerdote.
È una ricorrenza che vogliamo celebrare come momento forte della nostra spiritualità. Invochiamo Maria Madre del Sacerdote con lo stesso animo con cui P. Venturini ricorreva a lei. Viveva questa devozione fin dalla sua formazione seminaristica e molto più fortemente quando sacerdote e dentro la Congregazione.
Ho fatto alcuni passi indietro per vedere come alcune persone, singolari nella Chiesa, hanno presentato e vissuto la devozione mariana.
Papa Pio XII nel 1950, nella esortazione “Menti nostrae”, rivolta al clero, scrisse: “… Ed infine, quando sperimentate più gravi le difficoltà nel cammino della santità e nell’esercizio del vostro ministero, volgete fiduciosi gli occhi e l’animo a Colei che è madre dell’Eterno Sacerdote ed è perciò madre di tutti i sacerdoti cattolici… Se Maria ama tutti di tenerissimo amore, in modo tutto particolare essa predilige i Sacerdoti, che sono viva immagine del suo Gesù. Confortatevi al pensiero di questo amore della Madre divina per ognuno di voi e sentirete più facili le fatiche della vostra santificazione e del mistero sacerdotale”.
P. Mario Venturini gioì per il fatto che il papa la invocasse sotto questo titolo. Nella predicazione, nei dialoghi con i sacerdoti, a tutti i sacerdoti raccomandava questa devozione, ma la volle forte soprattutto nei suoi figli e oggi la continuiamo recitando la preghiera che ci è stata tramandata e ripetiamo nelle nostre comunità: “Raccolti attorno a te, o Maria, Vergine immacolata, con gioia ti proclamiamo “Madre del Sacerdote” e invochiamo il tuo aiuto”.
Papa Francesco nel Giubileo dei sacerdoti nel Giugno del 2016 disse: “Quando voi sacerdoti vivete momenti oscuri nel più intimo del cuore, guardate solo Maria, andate là e lasciatevi guardare da Lei, in silenzio. Lasciatevi guardare dalla Madonna!”. Il Papa ricorda che presi per mano da lei, aggrappandoci al suo manto – anche Gesù si è aggrappato al manto della Madonna – nelle turbolenze spirituali bisogna incontrare rifugio sotto il suo manto e sotto il suo sguardo. Afferma il papa Francesco: “Gesù ha promesso che non ci lascerà orfani e nella Croce ci dà la sua Madre. A partire da quel momento, Lei diventa la nostra Madre, quella che ci custodisce e non ha vergogna di noi, ci difende”.
Abbiamo questi esempi, questi stimoli per vivere la devozione a Maria, Madre del Sacerdote. Sia nella devozione personale come comunitaria, sentiamo Maria vicina, molto vicina a noi, sotto le nostre piccole o grandi croci personali e preghiamola di guardare a tutti i sacerdoti inchiodati sulla croce del martirio, della persecuzione, della incomprensione, della solitudine, della malattia, della stanchezza, delle piaghe e miserie umane. Il nostro carisma e spiritualità ci chiedono questa carità sacerdotale.

Buona festa a tutti.

Un saluto e abbraccio fraterno.

P. Carlo Bozza