Non sei lontano da me, Signore

Non sei lontano, Signore,

ma qui, accanto a me, dentro di me.

Sei qui per illuminarmi, per perdonarmi,

per dare un orientamento al mio cammino,

per non abbandonarmi nella solitudine quotidiana.

Non ha senso vivere, devo sapere perché.

Non ha senso amare, devo sapere chi.

Non ha senso camminare, devo sapere per dove.

Non ha senso fare, devo sapere cosa.

Sia allora la tua parola, Signore, la luce del mio mattino,

la strada della mia fatica,

il motivo del mio impegno,

l’arco della mia speranza,

la prospettiva del mio amore,

il riposo della mia stanchezza, il porto del mio rifugio,

la casa della mia salvezza.

Non sei lontano, Signore, tu sei qui con me!

Ti ho incontrato, o Signore,

Ti ho incontrato, o Signore, quando meno ti aspettavo.
Al principio fu una scoperta quasi inavvertita.
I tuoi passi furono silenziosi, come quelli di una mamma
che ha paura di svegliare il suo bambino.
Le tue parole furono appena pronunciate, con dolcezza infinita.
La tua mano sfiorò i miei vestiti e i miei occhi si aprirono ad una luce dorata.
Ti riconobbi, Signore,
dopo aver camminato con te un giorno intero.
Capii allora che, quando ti cercavo, già ti possedevo,
quando ti sentivo lontano, tu eri vicino.
Eri tu che mi cercavi: aspettavi solo che ti riconoscessi.
Eri tu, Signore, vicino a me: nel sorriso, che avevo colto;
nella parola dolce e misteriosa che avevo ascoltato;
nell’amore puro e delicato che avevo scoperto;
negli occhi di un bimbo che mi avevano guardato;
nella coppia di innamorati che, camminando,
si tenevano per mano;
in quei due sposi che spingevano avanti la carrozzina;
nel povero che, lungo la strada, mi ha chiesto un po’ di pane;
nei solchi del patire, ove l’uomo è straziato e percosso;
nella brezza del fresco mattino che ristora i miei polmoni;
nel fiore che ho colto, con stupore,
tra le macerie di una casa da tempo caduta a pezzi.
Tardi ti ho riconosciuto, Signore,
ma in tempo per spendere validamente la vita,
in tempo per cantare e manifestare l’amore,
in tempo per gridare a tutti l’alleluia della vita.
Aiutami, Signore, a restare per sempre accanto a te
e a riconoscerti sempre in ogni volto che incontro
e in ogni pagina della storia che io vivo.
Amen.

Crocifisso Risorto è il Vivente

Signore Crocifisso Risorto sei il Vivente è sei sempre presente in mezzo alla comunità radunata nel tuo nome. Guidaci con il tuo Santo Spirito, ti
innalziamo, Signore Risorto, le nostre preghiere.
Abbi pietà della tua Chiesa, Signore Gesù. Essa è sempre tentata di rinchiudersi nei suoi dogmi, nelle sue paure, nei suoi privilegi. Come hai fatto quel giorno con i tuoi discepoli nel cenacolo chiuso per la paura, così anche oggi torna a soffiare sulla Chiesa, perché possa respirare a pieni polmoni e sia pronta ad aprirsi al mondo per annunciare con la vita il tuo perdono la tua misericordia e la tua liberazione.
Scenda, Signore Gesù, la tua pace su tutti i popoli e su ogni terra. Fa’ che la dura esperienza di questa pandemia possa tramutarsi da tragedia in un’occasione irripetibile per riconsiderare il valore della vita e della dignità di ogni singola persona, non riducibile a semplice consumatore o a forza lavoro a buon mercato.
Accogli, Signore Gesù, come lode della tua gloria il silenzio liturgico di queste settimane. Accogli lo smarrimento vissuto da tanti credenti per l’impossibilità di partecipare all’eucarestia domenicale. Riversa su tutti e su ciascuno la tua luce e la tua sapienza, perché si possa riscoprire la casa, chiesa domestica, e la stessa cella del cuore come luoghi di incontro con Te.
Nella tua misericordia, Signore Gesù, chinati su tutti i malati, su quanti sono costretti alla misura della quarantena. Accompagna e dona forza al personale sanitario, a quanti sono addetti alla vigilanza, al trasporto e alla raccolta dei rifiuti. Dona pazienza e comprensione a quanti si ritrovano in difficoltà economiche o privi della necessaria assistenza.
Davanti a te, Signore Gesù, assieme ai nostri parenti e amici defunti, ci ricordiamo delle numerose vittime del coronavirus; come pure ci ricordiamo di tutti i migranti che continuano a morire nel mare e delle vittime delle varie guerre disseminate nel mondo. Doni a tutti di partecipare alla tua Risurrezione.
Ascolta la nostra preghiera Signore Gesù. Fa’ che sappiamo essere cristiani veri e sinceri nella pace, nella misericordia e nella comunione fraterna. Te lo chiediamo perché sei nostro Fratello e Pastore misericordioso, vivente nei secoli dei secoli. AMEN.

Il tuo volto

Il tuo volto, Signore Gesù,

è il volto del Dio dell’umiltà che ci ama fino a spogliarsi,

fino a rendersi povero in mezzo a noi.

Il tuo volto è il volto del nostro dolore,

della nostra solitudine, della nostra angoscia,

della nostra morte che tu hai voluto assumere perché non fossimo più soli e disperati.

Fa’ che impariamo a riconoscere questa sconcertante rivelazione della tua onnipotenza, l’onnipotenza di chi ama fino a condividere la sofferenza,

fino a lasciarsi crocifiggere per nostro amore.

Insegnaci che cosa significa amare come tu ci ami,

per accettare in silenzio di partecipare al tuo mistero di passione e morte

e gustare con te e in te la gioia della vittoria piena e totale sulla divisione,

sul peccato e sulla morte.

 

 

Grazia della conversione

O Signore, mio Dio e mio Salvatore, Gesù Cristo,
continuo a chiederti di darmi la grazia della conversione.
Giorno e notte spero soltanto una cosa:
che tu mi mostri la tua misericordia
e lasci che io sperimenti la tua presenza nel mio cuore.
Fa’ che io pervenga a un genuino atto di pentimento,
a una preghiera sincera e umile e a una generosità libera e spontanea.
Vedo così chiaramente la strada da seguire!
Comprendo così bene che mi è necessario venire a te.
Posso insegnare e parlare con eloquenza sulla vita in te;
ma il mio cuore esita,
il mio io interiore e più profondo ancora si tira indietro,
vuole mercanteggiare, vuole dire: «Sì, ma…».
O Signore, continuo forse a dimenticare che tu mi ami,
che tu mi aspetti a braccia aperte?
Come un padre con le lacrime agli occhi,
tu vedi come il tuo figlio stia distruggendo la vita stessa che tu gli hai dato.
Ma anche come un padre tu sai che non puoi costringermi a tornare a te.
Solo quando verrò liberamente a te,
quando mi scuoterò liberamente di dosso le preoccupazioni e gli affanni
e confesserò liberamente le mie vie sbagliate
e chiederò liberamente misericordia,
solo allora tu potrai darmi liberamente il tuo amore.
Ascolta la mia preghiera, o Signore, ascolta la mia difesa,
ascolta il mio desiderio di ritornare a te.
Non lasciarmi solo nella mia lotta.
Salvami dalla dannazione eterna e mostrami la bellezza del tuo volto.
Vieni, Signore Gesù, vieni. Amen.

(J.M. NOUWEN, (manoscritto inedito), in ID., La sola cosa necessaria. Vivere una vita di preghiera, Brescia, Queriniana, 2002, 239-240