Preghiera per il servizio

Signore, mettici al servizio dei nostri fratelli
che vivono e muoiono nella povertà e nella fame di tutto il mondo.
Affidali a noi oggi;
dà loro il pane quotidiano
insieme al nostro amore pieno di comprensione, di pace, di gioia.
Signore, fa di me uno strumento della tua pace,
affinché io possa portare l’amore dove c’è l’odio,
lo spirito del perdono dove c’è l’ingiustizia,
l’armonia dove c’è la discordia,
la verità dove c’è l’errore,
la fede dove c’è il dubbio,
la speranza dove c’è la disperazione,
la luce dove ci sono ombre,
e la gioia dove c’è la tristezza.
Signore, fa che io cerchi di confortare e di non essere confortata,
di capire, e non di essere capita,
e di amare e non di essere amata,
perché dimenticando se stessi ci si ritrova,
perdonando si viene perdonati
e morendo ci si risveglia alla vita eterna.
(Madre Teresa di Calcutta)

Sono io, Signore, Maestro buono, quel tale che tu guardi negli occhi con intensità di amore.
Sono io, lo so, quel tale che tu chiami a un distacco totale da se stesso.
È una sfida. Ecco, anch’io ogni giorno mi trovo davanti a questo dramma: alla possibilità di rifiutare l’amore. Se talvolta mi ritrovo stanco e solo, non è forse perché non ti so dare quanto tu mi chiedi? Se talvolta sono triste, non è forse perché tu non sei il tutto per me, non sei veramente il mio unico tesoro, il mio grande amore? Quali sono le ricchezze che mi impediscono di seguirti e di gustare con te e in te la vera sapienza che dona pace al cuore?
Tu ogni giorno mi vieni incontro sulla strada per fissarmi negli occhi, per darmi un’al-tra possibilità di risponderti radicalmente e di entrare nella tua gioia. Se a me questo passo da compiere sembra impossibile, donami l’umile certezza di credere che la tua mano sempre mi sorreggerà e mi guiderà là, oltre ogni confine, oltre ogni misura, dove tu mi attendi per donarmi null’altro che te stesso, unico sommo Bene.

La vita in due

Grazie, Signore
perché ci hai dato l’amore
capace di cambiare le cose.

Quando un uomo e una donna
diventano uno nel matrimonio
non appaiono più
come creature terrestri
ma sono l’immagine stessa di Dio.

Così uniti non hanno paura di niente
con la concordia, l’amore e la pace
l’uomo e la donna sono padroni
di tutte le bellezze del mondo.

Possono vivere tranquilli
protetti dal bene che si vogliono
secondo quanto Dio ha stabilito.

Grazie, Signore
per l’amore che ci hai regalato.
(S. Giovanni Crisostomo).

Signore, insegnaci a pregare

Signore, insegnaci a pregare.
Dacci la capacità di aprirci alla tua parola
perché penetri in profondità
e raggiunga le ultime radici.
Signore, la terra in cui siamo radicati
è molto più estesa delle nostre consapevolezze
e raggiunge profondità che sfuggono al nostro cuore disattento.
Allarga tu questo cuore stretto
e rendici capaci di percepire
le voci che ci parlano nel profondo
E qui uniscici a quelli che vivono in te.
Dacci la gioia silenziosa e piena di pace della zolla
che si offre all’acqua che la vivifica e la rende feconda.
Donaci la capacità di fondere e mescolare la terra nostra
con l’acqua del tuo Spirito
e di generare in noi vita nuova
che si esprima in luce e bellezza.
Donaci la pazienza dei tempi oscuri ed opachi,
in cui la terra arida non conosce il sole
e i cieli sono chiusi e senza amore per noi.
La preghiera ci renda, Signore,
pazienti servitori dei cieli,
amici misericordiosi di chi attende,
consapevole o no, che tutto acquisti senso,
pienezza e consistenza,
che tutto si accenda della presenza del Divino. Amen

Essere profeti

Il profeta, Signore, non è un depositario di verità,
ma un testimone di bene.
Non sa dire cose sublimi, ma le compie.
Annuncia la speranza nella disperazione,
la misericordia nel peccato,
l’intervento di Dio dove tutto sembra morto.

Il profeta è consapevole dei suoli limiti, delle sue debolezza,
dei suoi dubbi, delle sue incapacità, della sua inesperienza,
ma è anche sereno e coraggioso,
perché Dio lo ha scelto e amato.

Il profeta fa la scelta di Dio,
vive la comunione intima con lui.

Essere profeti oggi, significa passare da una pastorale di conversazione
ad una pastorale missionaria,
significa essere presenti là dove la gente
vive, lavora, soffre, gioisce.

Tu, Signore, sei il profeta per eccellenza
che dobbiamo ascoltare e accogliere.
Tua chiesa erano le piazze, le rive dei fiumi,
i monti, le strade.

Ogni cristiano è profeta,
è la tua bocca che evangelizza,
che parla davanti agli uomini, al mondo, alla storia.

Signore, aiutaci ad essere profeti di frontiera
là dove scorre la vita della gente.
(A. Merico)